Eccoci con una nuova recensione di Suits, questa volta scritta da Ellie per Suits Episodes e Serial Crush. Beh, che dire? Che questa stagione ci stia piacendo anche senza Mike l’abbiamo già detto e ridetto, ma arrivati alla settima puntata non si può fare a meno di notare che gli episodi singoli saranno pur belli, ma a questa prima parte di stagione manca un po’ di trama orizzontale. A meno che non si voglia considerare le vicende di Louis e Sheila come colonna portante della stagione… a proposito di questo, i due hanno smesso di lavorare per mettere su famiglia? Non ricordo nemmeno l’ultima volta che ho visto Litt fare l’avvocato, non so voi…
Tornando a parlare della 8×07 – diretta da Gabriel Macht in persona – direi che mi è piaciuta abbastanza, soprattutto le vicende che hanno riguardato Louis e Zane. Sarà per l’importanza degli argomenti trattati, come quello della religione e del razzismo, o sarà che sono tanto pucciosi di loro. Coloro che invece continuano a non piacermi da un paio di stagioni qualche episodio sono Harvey e Donna. E non mi riferisco a loro come coppia, perché penso abbiamo notato tutti che sono spariti un’altra volta nei meandri della mente sadica di Korsh. Se non fosse per quel misero accenno alle fragole e panna tanto per stuzzicarci, mi sarei proprio dimenticata che dovrebbe esserci una ship che chissà se salperà mai da qualche parte. Sembra che si siano affossati come il Titanic – per rimanere in tema di navi – e chissà se anche Donna si ritroverà sola, vecchia, con un pendente che le ricorda Harvey, ma che si è comprata da sola perché lui sarà pure perfetto ma non sa fare regali. Forse nel midseason finale si terranno di nuovo per mano tanto per mandare i fan dei Darvey in brodo di giuggiole fino a gennaio, voi che dite?
Ahimè, presi singolarmente Donna e Harvey sono sempre più una martellata sui cosiddetti. Lei – a cui ho dedicato la copertina della recensione perché ormai gestisce lei quello studio – continua imperterrita a fare la saccente: sa tutto lei, dice tutto lei, fa tutto lei, origlia tutto lei. Più inopportuna di Netflix che mi manda le email con scritto “cosa vuoi vedere stasera su Netflix?” quando sono costretta ad andare alla cena coi parenti e socializzare contro la mia volontà. Quando se n’è uscita con la sfuriata che a New York nessuno si fiderà più della parola di Donna Paulsen se Harvey non porta a termine il caso Fox, non ci ho più visto.
Ma chi ti conosce, scusa? Non so, a me sembra sempre più esagerata l’importanza che si dà Donna. Se non fosse che amo Sarah Raffferty, penso che la odierei. Purtroppo non posso, perché amo le scenette in cui Donna e Sam spettegolano su Harvey e mi piace l’amicizia che si sta formando tra le due. Forse nemmeno tra Donna e Rachel c’era tale chimica. Di certo Harvey non è da meno. Io lo capisco, è estate, è in quel periodo del mese in cui odi tutti e tutto, sta per ricominciare la scuola. Scherzo. Se fossi in lui nemmeno io sarei felice di ritrovarmi come casi una 16enne dalla gioventù bruciata e quel pallone gonfiato di Fox, però dattela una calmata! Se è così insofferente per la partenza di Mike, vorrei che almeno affrontassero la questione, magari con Lipschitz che fa magie. Come ho scritto nei commenti dei sottotitoli, quello che gli ci vorrebbe secondo me è una vacanza… o una Ddonna. Ma anche una Jessicona che lo prenda a calci nel didietro non mi dispiacerebbe. Jessy, dove sei finita? Com’è che nella scorsa stagione era sempre in mezzo, e in questa non si è vista mezzo secondo? Non so cosa darei per una scena con Jessica e Samantha insieme.
Per quanto riguarda Louis e Sheila, ho letteralmente adorato Louis in questa puntata. La sua contentezza a stento trattenuta dopo la scoperta di star per diventare padre e il fatto che non sia riuscito a mantenere il segreto per più di due minuti mi hanno fatto tanta tenerezza. Quello che invece mi ha fatto un po’ storcere il naso è la questione della religione. So che Louis ci tiene alla sua fede ed è giusto che lo faccia presente a Sheila, però non si può non tenere in considerazione anche quella della famiglia di Sheila. Sembra che a volte Louis si dimentichi di lei e voglia per forza far prevalere la sua idea o i suoi interessi non curandosi degli altri. Mi trovo d’accordo con Esther; alla fine quello che più importa è la famiglia e l’amore con cui cresceranno quel bambino, a prescindere dalla religione e dalle tradizioni che gli trasmetteranno. Purtroppo hanno mandato all’aria la gravidanza quasi sicuramente per tirare al midseason finale, tuttavia penso che questa puntata sia comunque servita a loro per chiarire la questione. Menzione d’onore a Stan e Gretchen per quanto sono dolci e teneri. Voglio anch’io un loro abbraccio.
Last but not least, il caso che vede implicato Robert Zane. Se qualcuno mi avesse detto qualche puntata fa che Robert Zane possiede una vigna, non gli avrei creduto. Devo ricredermi: quell’ubriacone di Zane ha una vigna… che produce aceto. Bene, ma non benissimo. Quando Zane parla delle discriminazioni che ha subito per il colore della sua pelle, io vorrei piantare tutto ed entrare nello schermo per abbracciarlo. Oggi sono in vena di abbracci. Ma invece di chiamare me a supportarlo, Zane ha richiesto la presenza di Alex e pare sensato che siano proprio loro due a occuparsi di questo caso. Ora che Zane ha sistemato la questione e ottenuto le botti per l’anno prossimo, è ora che la smetta di sbevazzare e che torni in ufficio o ricomincerò a chiamarlo Robertone in onore della nostra alcolizzata preferita.
La perla della puntata se la aggiudicano Samantha e Harvey per questo scambio di battute. Haha!
Alla prossima settimana,
Ellie.